Caratteristica di un bipolo

Un bipolo è un componente elettronico con due terminali. Si indica genericamente con il simbolo:

Di ogni bipolo si può misurare o calcolare la tensione V ai suoi capi e/o la corrente I che lo attraversa.

Un classico esempio è il bipolo detto Resistore. La corrente che lo attraversa si indica con IR e la tensione ai suoi capi si indica con VR.

I valori di V e di I ai capi di un bipolo possono essere legati da una formula/legge; per esempio la legge di Ohm lega i valori di VR e IR di un resistore. A volte non si possiede la formula di un bipolo ma si dispone di un grafico (V,I); generalmente V sta sulle ascisse e I sulle ordinate; ogni punto di tale grafico costituisce una coppia di valori (V,I) che il bipolo può assumere. 

Il grafico che riporta il legame tra V e I del bipolo e prende il nome di caratteristica.

Come esempio di caratteristica possiamo esaminare quella del resistore:

[Per un approfondimento consultare questo link]

La caratteristica del resistore è rettilinea. Il resistore può solo assumere coppie di valori (V,I) che stanno sulla retta.

Se dovesse accadere di misurare valori di (V,I) che non sono appartenenti alla caratteristica sicuramente il bipolo si è rotto, fuso o alterato, insomma non è più il componente che conoscevamo.

In ogni istante il bipolo presenta un valore di tensione V ed è attraversato da una corrente I che costituiscono un punto della caratteristica. I valori attuali di V e di I costituiscono il cosiddetto "punto di lavoro" del bipolo; il punto di lavoro è un punto della caratteristica.

Ultime modifiche: sabato, 13 gennaio 2018, 19:00