Ethernet, Hub, Switch

Si tratta di un timer che indica da quanto tempo è presente l'indirizzo MAC nella tabella MAC. La riga (entry) della tabella MAC che riporta: indirizzo MAC, porta di transito, age time viene cancellata al suo scadere.

L'autonegoziazione  consente di "adattare" le porte full duplex alle porte half duplex. Quando non c'è traffico la scheda di rete (NIC) dell'host invia allo switch 16 bit chiamati LCW (Link Code Word) contenenti informazioni sulla scheda: 8bit (campo ability) riportano velocità e duplex della scheda; i restanti bit ospitano i campi next page, ACK, fault e selector. Consultando questi campi lo switch full-duplex può "degradare" ad half-duplex e adattarsi così alle schede collegate.

La banda è un termine del gergo tecnico che indica la quantità di dati che possono essere trasferiti in un link in un dato periodo di tempo; prende anche il nome di bit rate (BR) e si misura in bps (bit per second), con i suoi multipli: kbps, Mbps, Gbps.

Si tratta di un dispositivo legacy e non più diffuso nelle LAN, sostituito ovunque dallo switch. 

Il bridge ha un numero limitato di porte, tipicamente 2, collegate a segmenti di LAN con topologia a bus e inoltra i frame in arrivo su una sua porta solo se l'indirizzo MAC destinazione è di una stazione dell'altro segmento.   

Un broadcast storm (tempesta di broadcast) si manifesta in presenza di topologie di rete errate, per esempio loop tra hub e/o switch; in questi casi appena un host manda un frame di broadcast si genera un aumento immediato ed enorme del traffico di rete con un calo di prestazioni fatale.

Il buffer dello switch è una memoria di transito utilizzata quando 2 frame arrivano contemporaneamente nello switch e sono destinati alla stessa stazione; lo switch mette in coda i 2 frame evitando così una collisione al suo interno. Esistono modelli di switch con 1 solo buffer - condiviso tra tutte le porte -  oppure con più buffer - uno per porta.

CAM è la sigla di Content Addressable Memory

Il collo di bottiglia è il link di una LAN dove è presente il maggior traffico; tipicamente i link più trafficati sono quelli verso i server o verso il router.

Un concentratore (hub) é un dispositivo che permette di smistare il traffico di rete proveniente da più host e di rigenerare il segnale. 

Il concentratore possiede un certo numero di porte (generalmente 4, 8, 16 o 32) il cui scopo é: prelevare i bit pervenuti su una porta e diffonderli alle restanti. Opera sempre al livello 1.

Esistono due tipi di concentratori quelli attivi e quelli passivi:

Attivi: sono alimentati elettricamente e rigenerano il segnale sulle differenti porte.

Passivi: diffondono il segnale a tutti gli host connessi senza però amplificazione. 

É possibile collegare piú HUB in cascata (mai in loop!) per gestire un numero maggiore di terminali; le porte di uplink sono destinate a questo scopo.

E’ l’elemento che si trova alla fine di un cavo. Ha varie forme in base a quello che serve e consente di collegarsi alle apparecchiature non in modo permanente; presenta in certi casi alcune viti, per fissarlo in modo più stabile e permanente. Per collegarsi fra loro i connettori devono essere di due tipi contrapposti: il “Maschio” (male) e la “Femmina” (female).

Tipici connettori per hub & switch sono gli RJ45.