Mad for Science 2020
Mad for Science si rivolge a tutti i Licei Scientifici italiani con l’obiettivo di avvicinare gli studenti in modo più concreto alle Scienze della Vita, sviluppare una didattica laboratoriale all’avanguardia, produrre una nuova sensibilità verso i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile promossi dall’ONU e favorire il confronto con il mondo scientifico esterno. Il progetto è promosso da DiaSorin, gruppo multinazionale italiano leader nel settore della diagnostica in vitro.
“Mad For Science” è il concorso DiaSorin che mette in palio 75.000 euro per l’implementazione e la manutenzione quinquennale del laboratorio didattico del liceo che proporrà il miglior progetto scientifico, 37.500 euro per il secondo classificato per l'implementazione e la manutenzione quinquennale del laboratorio didattico del liceo secondo classificato e 12.500 euro (Premio Ambiente) per il liceo che integrerà meglio il concetto di ecosostenibilità e tutela dell’ambiente all’interno di una o più esperienze laboratoriali.
Inoltre, vista la sfida che le scuole hanno dovuto affrontare quest'anno a causa dell'emergenza Covid-19, DiaSorin ha istituito per quest'anno un premio Finalisti di 10.000 euro, per le scuole che si classificheranno tra il quarto e l'ottavo posto durante la Challenge. Una testimonianza concreta dell'impegno di DiaSorin nel sostenere le scuole nella promozione della cultura scientifica.
Il Calvino è arrivato tra gli otto finalisti del concorso.
La squadra dell’ Istituto IIS Calvino composta da 5 ragazzi della 4AL (Giorgia Bozzolo, Gabriele Cerrito, Francesca Pesci, Mattia Ponzo, Gabriele Temporelli) e dalla docente Paola Ferrari ha presentato un progetto che si propone di definire la tossicità acquatica di alcuni farmaci mediante l’impiego di saggi ecotossicologici che valutano gli effetti acuti e subletali su diversi organismi di ambiente marino e di acqua dolce appartenenti a diversi livelli trofici. Lo studio ci permetterà di monitorare l’eventuale trasferimento degli effetti tossici lungo la catena trofica.
Il lavoro è stato elaborato con la collaborazione e la supervisione della dott.ssa Francesca Garaventa ricercatrice dell’Istituto IAS-CNR di Genova.
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