Alcuni integrati, sia TTL che CMOS, presentano uscite open collector. Questi segnali di uscita sono collegati internamente all'integrato al terminale collettore di un transistor BJT. Come suggerisce il nome, tale collettore viene lasciato "aperto", cioè esso non è collegato alla tensione di alimentazione.
Per poter funzionare dunque un'uscita open collector dev'essere completata per mezzo di un collegamento esterno alla Vcc per mezzo di una resistenza di pull-up:
Vantaggi dell'open collector
L'uscita open-collector presenta il vantaggio che può essere collegata a una tensione Vcc di valore anche diverso rispetto all'alimentazione dell'integrato. In tale modo, per esempio, con un integrato TTL alimentato a 5V è possibile fornire un livello di uscita H differente, es. 10 V. Con questo espediente è possibile anche collegare fra loro integrati di famiglie logiche diverse, che richiedono diversi livelli di tensione.
Un altro vantaggio delle uscite open-collector è la possibilità di collegare insieme le uscite di più integrati, realizzando un cosiddetto OR cablato (wired OR). In pratica l'integtato che fornisce un livello H comanda il valore presente sull'uscita comune, mentre il livello logico presente sull'altro è indifferente.
Calcolo valore resistenza di pull-up
Il calcolo del valore della resistenza di pull-up è in generale piuttosto complesso in quanto dipende:
- dalla famiglia logica considerata (TTL o CMOS);
- dai livelli logici alto e basso in tensione e in corrente:
- dal valore della tensione Vcc;
- dalla corrente assorbita dal carico;
- dal numero di porte logiche collegate insieme (OR cablato).
Per la formula generale e una discussione più approfondita rimandiamo qui.
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